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Il 22 ottobre concerto in memoria di Aldo e Giuliana Rizzi

Dirigente di prestigiose aziende e amministratore pubblico a Erba, Aldo Rizzi, scomparso nel 2022 a 95 anni, è stato amico di monsignor Aristide Pirovano per tutta la vita: ha sostenuto generosamente le sue opere e ne ha conservato un ricordo devoto fino alla morte, che ha seguito di qualche anno quella della moglie Giuliana Bonfanti.

Proprio alla memoria di Aldo e Giuliana Rizzi è dedicato il concerto che la Corale San Pietro al Monte di Civate (Lc) – di cui fa parte la loro figlia Marilena – terrà domenica 22 ottobre, alle 15, nella chiesa prepositurale di Santa Maria Nascente a Erba. Sarà eseguita la Missa Defuntorum in Mi bemolle maggiore di Nicolò Jommelli, compositore della scuola napoletana (1714-1774).

Il concerto è organizzato con la collaborazione della Prepositura di Santa Maria Nascente e con il patrocinio del Comune di Erba. L’ingresso è libero, ma, proprio in virtù del rapporto di affettuosa amicizia tra i coniugi Rizzi e padre Aristide, i promotori hanno deciso che le offerte liberamente effettuate nel corso del pomeriggio saranno destinate – tramite l’Associazione Amici di Monsignor Aristide Pirovano – allo sviluppo delle opere della comunità brasiliana di Marituba. Al concerto – che si svolge nella Giornata missonaria mondiale – sarà presente suor Letícia Souza de Lima, Povera Serva della Divina Provvidenza, che a Marituba è la referente del progetto educativo di bambini e ragazzi negli asili e nelle scuole.

La Corale San Pietro al Monte trae il suo nome dalla splendida Basilica situata sopra il paese di Civate, gioiello del romanico lombardo. In attività dal 1967, spazia dalla musica rinascimentale a quella romantica e contemporanea, nei generi sacro e profano, e ha approfondito il suo repertorio con un’intensa attività di ricerca. Le sue performances nel nostro territorio e oltre hanno riscosso l’apprezzamento di pubblico e critica.

Diretta da Cornelia Dell’Oro, nel concerto erbese prevede quattro voci soliste: Vera Milani (soprano), Barbara Valsecchi (contralto), Matteo Straffi (tenore) e Piermarco Vinas (basso), con Maurizio Fasoli (basso continuo). Sarà accompagnata da un Quartetto alla maniera italiana, formato da Giacomo Coletti e Stefano Raccagni (violini), Alessia Menin (viola) e Anna Camporini (violoncello), specializzato nell’esecuzione di musica del XVIII e XIX secolo, che interpreta con strumenti originali e una visione storicamente e filologicamente informata. Apprezzato nel panorama nazionale, si distingue per un solido affiatamento e l’elegante disinvoltura con cui si avvicina al repertorio barocco e classico.

La Missa Defuntorum in Mi bemolle maggiore è tra le opere sacre più significative del XVIII secolo: riscosse un tale apprezzamento che fu utilizzata per accompagnare i funerali di Antonio Canova e aprire la cerimonia funebre di Gioachino Rossini. Composto in soli tre giorni del 1756 per la morte della padre del Duca di Wurtemberg, coniuga il carattere brillante della scuola napoletana con le influenze drammatiche di matrice tedesca. Quasi dimenticato nei due secoli successivi, il Requiem ha conosciuto rinnovata risonanza negli ultimi decenni grazie a un meticoloso lavoro musicologico che ne ha messo in luce la freschezza melodica, la grande varietà dinamica, l’alternanza sempre vitale tra soli e coro, l’attenzione alla resa testuale. A distinguerlo da altre composizioni su medesimo testo è il suo carattere consolatorio e luminoso che, a partire dallo straordinario movimento iniziale, conduce gli ascoltatori in una dimensione paradisiaca, riportando al cuore chi ci ha lasciato e alimentando risorse che aiutano a riprogettare il futuro.

 

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