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Vita a Marituba, tra problemi e speranza

In questi giorni i “genitori adottivi a distanza” dei bambini di Marituba stanno ricevendo corrispondenza dal Brasile, con notizie aggiornate relative al bambino o alla bambina adottati e una breve comunicazione di suor Ignez Stieve, responsabile del Programa de Apoio ao Educando (Pae), la struttura che si occupa delle adozioni a distanza. «I bambini sono la speranza del nostro Brasile, ma, soprattutto, della nostra cara Marituba – scrive suor Ignez -. Ed è con questa stessa speranza che noi crediamo nella provvidenza e dell’amore che voi, padrini e madrine, dedicate a questi bambini e ragazzi. Sono gesti di affetto, attenzione e delicatezza che ci fanno capire quanto alcune persone sono speciali nel modo di essere» e per questo «è sempre un piacere condividere con voi le attività sviluppate nelle nostre scuole e i progetti che interessano i nostri bambini».

Certo, Marituba ha una «storia particolare segnata da varie situazioni che generano numerosi problemi». Suor Ignez cita «il trasferimento di famiglie che abbandonano Marituba per luoghi più sicuri, con conseguenti difficoltà per le nostre scuole» e anche «il consumo e il commercio di droghe come mezzo facile per acquisire risorse». E sottolinea l’impegno a «promuovere in tutti i modi una vita dignitosa e serena ai nostri ragazzi, senza rinunciare a investire nella loro persona e nel loro potenziale». Un impegno sostenuto «da benefattori nobili» come padrini e madrine: «Siamo grati a Dio di aver trovato cuori aperti e generosi, in grado di condividere questa generosità con i meno fortunati».

Allegato alla comunicazione c’è anche il bollettino di conto corrente postale per il rinnovo annuale dell’adozione, destinato a quanti non vi avessero ancora provveduto. Gli Amici raccomandano che padrini e madrine continuino a garantire il loro sostegno e auspicano che si facciano interpreti di questa istanza presso familiari, amici e conoscenti.

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